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mapi_littleowl ([personal profile] mapi_littleowl) wrote 2017-02-06 10:25 am (UTC)

Connor non sapeva che fare. Doveva scendere? Doveva restare sul treno? Occhieggiò fuori dal finestrino dove il tunnel nero scorreva rapido sotto il suo sguardo, senza dargli alcun suggerimento utile.

Forse sarebbe dovuto scendere. Forse la sua Anima Gemella era nella stazione precedente, a guardarsi il polso confusa quanto lui. E se invece anche lei – o lui – non si era accorta di niente? Si fissò il polso, l'orologio fermo sullo zero. Da quanto tempo era così? Minuti? Forse ore? L'aveva controllato questa mattina?

Connor si passò una mano sulla bocca. Ecco cos'era quel brivido sottopelle, ecco perché aveva cominciato a sentire quella spinta dentro di sé. Mentalmente si diede dell'idiota, impalato lì com'era, senza sapere che fare.

Tra tutte le cose che non lo interessavano minimamente, trovare l'Anima Gemella non era tra queste. In realtà, l'aveva sempre attesa con ansia: trovare la persona giusta al momento giusto, per poi passare una tranquilla vita insieme – così come sarebbe senz'altro successo con qualcuno che gli era predestinato – era una delle sue ambizioni.

Una cosa facile in vista di una vita facile. Semplicemente, lo sviluppo ideale. E lui era stato capace di perdersela.

Inspirò a fondo. Okay, forse non tutto era necessariamente perduto per sempre. Aveva letto a qualche parte diverse testimonianze che raccontavano come l'incrociare per la prima volta lo sguardo con la propria Anima Gemella fosse una sensazione palpabile, un fremito allo stomaco, come se un filo venisse tirato in direzione della persona a cui si era destinati.

Okay. Doveva essere successo anche a lui - doveva solo ricordare esattamente quando. Ricordava il fastidio sulla banchina, lo stesso fastidio che gli era rimasto addosso una volta salito sul treno.

Quindi la sua Anima Gemella doveva essere sul treno. O esserci stata. Connor strinse il palo e vi appoggiò la fronte sudata. Nessuno gli aveva mai detto che fosse possibile non accorgersi di essere in presenza della propria Anima Gemella, quindi non aveva idea di che cosa fare. Una vocina nella sua testa gli suggerì di urlare alla gente di controllare i propri Orologi, ma la ricacciò indietro: chi l'avrebbe ascoltato? E che possibilità c'erano che la sua Anima Gemella fosse ancora sul treno?

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